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piramide della pianificazione finanziaria

Piramide della pianificazione finanziaria: cosa è e a cosa serve?

La piramide della pianificazione finanziaria,  chiamata anche piramide dei bisogni finanziari, è uno strumento che consente di strutturare una solida pianificazione finanziaria, una guida utile per definire la migliore strategia di risparmio e di investimento.

La piramide ha l’obiettivo dunque di preservare il nostro patrimonio e ottimizzarne il potenziale economico. Questo modello risulta vincente perchè applicabile a qualsiasi età e reddito,  indipendentemente dai diversi obiettivi, aspettative e circostanze delle persone.

Essa è formata da sei livelli crescenti:  Protezione/Tutela, Liquidità, Riserva, Previdenza, Investimento ed Extra Rischio/ Rendimento.

  • Il concetto di piramide dei bisogni finanziari prende direttamente spunto  dalle riflessioni sviluppate dallo psicologo Abraham Maslow nel 1954. Egli propose un modello motivazionale dello sviluppo umano basato sulla gerarchia dei bisogni, disposti appunto a piramide. L’assunto di base è che la soddisfazione dei bisogni più elementari diviene condizione necessaria per poter soddisfare le necessità dei livelli superiori. In altre parole, non puoi preoccuparti delle performance dei tuoi investimenti se prima non hai costruito solide fondamenta di liquidità.
  • Un altro spunto interessante è abbinare la piramide della pianificazione finanziaria al ciclo di vita del Premio Nobel Franco Modigliani che ho approfondito in questa pagina del Sito.
Piramide pianificazione finanziaria: Protezione/Tutela

La protezione del patrimonio e del benessere finanziario costituisce la base ovvero la prima area della piramide. L’obiettivo è tutelare la persona e il patrimonio da rischi ed imprevisti. Questo lo si fa attraverso adeguate coperture assicurative per tutelare i beni (assicurazioni sulla casa, polizze assicurative etc..), e la persona (polizze vita caso morte, assicurazioni infortuni e malattia etc..).

Piramide pianificazione finanziaria: Liquidità

Questa seconda area della piramide finanziaria riguarda la gestione della propria disponibilità di cassa per le spese quotidiane (nutrirsi, vestirsi, curarsi, bollette, vacanze etc..). Di solito lo strumento più adeguato a tale bisogno è il conto corrente o altre forme di deposito subito monetizzabili, da cui possiamo attingere per soddisfare i nostri bisogni immediati. Il conto corrente bancario serve appunto a coprire le normali esigenze quotidiane. “ Ma quanto denaro mi serve per coprire le spese fisse mensili?”.

Non esiste una riposta univoca che vada bene per tutti e proprio in tal senso risulta utile e necessaria un’analisi personalizzata sulla persona. Si può tuttavia estrapolare una “regola” generalmente accettata: per un lavoratore dipendente sul conto corrente dovrebbe restare un importo corrispondente a circa tre dei suoi ultimi stipendi mentre per un libero professionista la metà dei suoi redditi annui lordi.

Lasciare infatti tutti i risparmi sul conto corrente, abitudine che accomuna la maggior parte degli italiani, espone le risorse economiche a una lenta erosione del potere d’acquisto dovuta all’inflazione. Bisognerebbe invece allocare le risorse economiche in eccesso sul conto corrente, in investimenti “riserva” che fanno parte della terza area della piramide finanziaria.

Piramide pianificazione finanziaria: Riserva

Questo livello della piramide ha come obiettivo quello di risparmiare per creare una riserva di risorse economiche/liquidità che svolgono il ruolo di cuscinetto in caso di spese impreviste. In questa area vengono usati strumenti finanziari di natura monetaria o obbligazionaria.

L’obiettivo è quello di consentire investimenti a breve/medio termine con la possibilità, se necessario,  di smobilitare il capitale in poco tempo,  mantenendo un rendimento in grado di coprire l’inflazione.

Piramide pianificazione finanziaria: Previdenza

La quarta area è quella della previdenza. Purtroppo sempre più spesso la pensione non è sufficiente a garantire un tenore di vita simile a quello determinato dalle entrate lavorative, e purtroppo lo sarà sempre meno. Appare dunque indispensabile includere nella pianificazione finanziaria anche quelle risorse economiche destinate ad affiancare la nostra pensione; allocare cioè risparmi per mantenere un certo tenore di vita futuro.

Si tratta di investimenti per una pensione integrativa che generi reddito durante gli anni di pensionamento. Facciamo riferimento ad investimenti con un orizzonte temporale molto ampio, denaro di cui non si ha necessità nel prossimo futuro, con l’obiettivo di far crescere il patrimonio nel medio-lungo periodo (fondi pensione e strumenti di risparmio assicurativo).

Piramide pianificazione finanziaria: Investimento

Nella quinta area della piramide della pianificazione finanziaria rientrano tutti quegli investimenti che consentono un incremento considerevole del patrimonio.

L’obiettivo diviene: proteggere e far crescere i propri capitali sul medio lungo periodo in coerenza con i propri obiettivi di vita e/o familiari. In questo caso dovremmo costruire progetti solidi, composti da ampia diversificazione ed efficienza che ci consentiranno di incrementare il nostro patrimonio economico e nel tempo generare benessere finanziario. Nello specifico ad esempio permetteranno di pianificare i diversi obiettivi e progetti di vita (acquisto nuova casa, università dei figli etc..).

Piramide pianificazione finanziaria: Extra rendimento/ Rischio

L’obiettivo di questa ultima area della piramide finanziaria, diviene quello di allocare una parte residuale del patrimonio disponibile da investire in strumenti finanziari a maggior rendimento (quindi anche a maggior rischio) tendenzialmente sul lungo periodo. In questa area rientrano in sintesi tutti quei temi del futuro (energie rinnovabili, intelligenza artificiale, biotecnologie, robotica, smartcity etc..) sui quali ci aspettiamo un incremento considerevole del patrimonio.

Teniamo sempre bene in mente come la soddisfazione dei bisogni più elementari sia la condizione necessaria per poter passare ai livelli successivi. Ogni investimento in sintesi,  dovrebbe essere la conseguenza diretta di un processo di pianificazione, costruito insieme ad un professionista, che miri a tutelare e sostenere il capitale, la crescita finanziaria e il benessere della famiglia. Ecco perché è fondamentale affidarsi ad un consulente finanziario competente! Il suo compito sarà quello di comprendere gli obiettivi del cliente, la sua propensione al rischio, le aspettative, il patrimonio presente e futuro e sulla base di questi suggerire le migliori soluzioni efficienti e personalizzate.

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