Oltre il soffitto di cristallo: la finanza come strumento di emancipazione
La finanza ci sembra sempre un mondo troppo lontano, troppo complesso per essere capito. In realtà, è parte integrante della nostra vita di tutti i giorni. Società e finanza sono due facce della stessa medaglia: l’economia non è fatta solo di numeri, ma di persone. E come ogni sistema sociale, è in continua evoluzione.
L’8 marzo può diventare un’occasione per riflettere sull’importanza dell’indipendenza economica femminile. Parlare di finanza al femminile è ancora essenziale perché, in molte famiglie, è ancora l’uomo a occuparsi di questioni finanziarie. Questo squilibrio non è solo culturale, ma ha radici economiche profonde, con conseguenze dirette sulla sicurezza finanziaria delle donne.
Inoltre, il cosiddetto soffitto di cristallo, un ostacolo invisibile ma reale, continua a limitare l’accesso delle donne alle posizioni di leadership e al controllo delle proprie risorse economiche. Superare queste barriere significa dare loro maggiore autonomia e capacità decisionale, non solo nella vita lavorativa, ma anche nella gestione patrimoniale e finanziaria.
Come è cambiata la figura femminile nella società e nel mondo della finanza?
Per comprendere l’evoluzione della presenza femminile nella finanza, dobbiamo prima vedere come è cambiato il ruolo delle donne nella società. La scarsa partecipazione femminile al mondo finanziario è una conseguenza diretta del divario di genere, che si manifesta su più livelli:
- Redditi più bassi: in media, le donne guadagnano il 16% in meno degli uomini a parità di mansione in Europa. In Italia, il divario salariale è del 5,5% (Eurostat, 2023), ma aumenta considerando i premi di produzione e le posizioni apicali.
- Minore accesso a posizioni di leadership: solo il 28% dei ruoli dirigenziali in Italia è occupato da donne (ISTAT, 2023).
- Discontinuità lavorativa: la maternità e la gestione familiare portano molte donne a interrompere la carriera o a scegliere lavori meno remunerativi e più flessibili.
- Differenza nella ricchezza accumulata: secondo il Global Gender Wealth Equity Report 2022, a livello globale le donne possiedono in media il 74% della ricchezza di un uomo.
L’origine di questo squilibrio è storica e culturale. La parola stessa “patrimonio” deriva dal latino “pater” (padre) e “munus” (dovere), segno di come il rapporto con il denaro sia stato storicamente appannaggio maschile. Tuttavia, oggi le cose stanno lentamente cambiando.
Claudia Goldin e il Nobel per l’economia: una rivoluzione su 4 fronti
Tra le figure femminili che hanno contribuito a cambiare il panorama economico, spicca Claudia Goldin, vincitrice del premio Nobel per l’economia 2023. È stata la prima donna a vincerlo in solitaria, senza il contributo di colleghi uomini.
Il suo lavoro ha portato 4 grandi rivoluzioni:
- Ha portato il tema della disparità di genere al centro del dibattito economico, dimostrando che il gender gap nel lavoro è un fenomeno strutturale e storico.
- Ha sfatato il mito che lo sviluppo economico porti automaticamente a una maggiore partecipazione delle donne al lavoro. Con la sua “curva a U”, ha dimostrato che la relazione tra crescita economica e presenza femminile nel mercato del lavoro non è lineare.
- Ha evidenziato il ruolo del soffitto di cristallo, dimostrando che, anche quando le donne raggiungono alti livelli di istruzione e competenza, incontrano ancora ostacoli invisibili che ne limitano l’accesso alle posizioni di leadership e alle retribuzioni più alte.
- Ha ridefinito l’approccio economico, includendo variabili sociali e psicologiche nel dibattito finanziario. Il suo lavoro ha dimostrato che l’economia non è solo matematica e finanza, ma anche comportamenti, aspettative e dinamiche sociali.
Cosa si rischia senza una buona pianificazione finanziaria?
Pianificare significa avere ben chiari degli obiettivi e gestire le proprie risorse per raggiungerli. Ma non è solo questo. Investire e pianificare non significa solo comprare titoli e azioni, significa comprare tempo, flessibilità, libertà.
Una buona pianificazione permette di:
- Far fronte agli imprevisti senza dover dipendere da altri.
- Garantire il benessere dei figli (quando presenti nel nucleo familiare) e il loro accesso a opportunità di studio e carriera.
- Costruire una pensione serena, senza il rischio di dipendere economicamente da un partner o da aiuti esterni.
Per le donne, tutto questo è ancora più importante. La disparità salariale, le interruzioni di carriera e il soffitto di cristallo rendono necessario gestire al meglio le proprie risorse e diventare parte attiva della propria sicurezza economica.
Il ruolo del consulente finanziario nel ridurre il divario di genere
Il divario finanziario tra uomini e donne non è solo una questione di numeri, ma di accesso, consapevolezza e opportunità. Come consulente finanziario, il mio ruolo non si limita alla gestione degli investimenti o alla pianificazione patrimoniale, ma si estende a un’azione più profonda: educare, guidare e rendere le persone consapevoli delle proprie scelte finanziarie.
Nel mio lavoro quotidiano, mi impegno a:
- Diffondere l’educazione finanziaria attraverso incontri, consulenze e contenuti mirati.
- Aiutare le persone a prendere decisioni consapevoli, superando paure e insicurezze.
- Promuovere una pianificazione finanziaria su misura, che tenga conto delle specificità della vita di ogni individuo.
- Lavorare affinché la finanza sia un mezzo di emancipazione e non di esclusione.
L’obiettivo finale non è solo quello di colmare un divario economico, ma di dare a tutti, e soprattutto alle donne, la possibilità di costruire un futuro finanziario stabile e indipendente.
E il primo passo per cambiare le cose è parlarne, comprendere e agire.
Conclusione: verso un futuro più equo e consapevole
Il cambiamento è in atto, ma la strada è ancora lunga. Parlare di finanza al femminile non è solo una questione economica, ma un tema di equità e libertà. L’educazione finanziaria deve essere accessibile a tutte, e un settore finanziario sano e che vuole creare valore, deve fare la sua parte per ridurre il divario di genere.
Perché una donna consapevole delle proprie finanze è una donna più libera.