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Il mercato va. E noi con lui

La Borsa è tornata ai livelli pre-dazi. Pre-pandemie. Pre-crisi bancarie. O almeno, ci si avvicina. Eppure, ogni volta che il mercato ondeggia — nel bene o nel male — partono analisi profonde, riflessioni complesse, a volte persino allarmistiche. Si cerca la causa, si ipotizza l’effetto, si tenta il pronostico.

Il mercato va

Ma la verità è semplice: il mercato va. Dazi o non dazi, crisi o non crisi. Scende, sale, poi scende ancora. Ma nel lungo periodo, sale. Sempre. Con una direzione di lungo periodo ben più stabile di quanto i titoli dei giornali facciano credere.

E se guardiamo i numeri, li sentiamo sussurrare conferme.

Qualche dato

Il VIX, l’indice della paura, è tornato sotto quota 25. Ha registrato sei sedute consecutive con massimi e minimi decrescenti, un setup raro, verificatosi solo 16 volte nella storia recente. E in 13 di quei casi, nei successivi 15 giorni, lo S&P500 è salito. Ma non è solo un dato tecnico: è un’indicazione sul ritorno alla normalità della volatilità. E la normalità, in Borsa, è uno scenario che spesso premia la pazienza e il metodo.

Dall’altro lato, i nuovi dati di Vanguard sui rendimenti attesi ci dicono qualcosa di ancora più interessante. Rispetto alle stime di fine 2024, le attese di rendimento per l’azionario USA sono aumentate sensibilmente. Perfino il segmento “Growth”, che prima era visto come a rischio rendimento negativo, è tornato in positivo.

 

È una dinamica sottile ma cruciale: quando i mercati salgono, siamo felici perché il valore del portafoglio cresce. Ma dovremmo anche essere più cauti: in quei momenti, il premio al rischio futuro si riduce. Viceversa, quando i mercati scendono, il nostro istinto è preoccuparci, ma è proprio lì che si aprono le vere finestre di opportunità. Quelle in cui si pianta il seme del rendimento futuro.

Cosa portiamo a casa da tutto questo?
  1. Le oscillazioni sono il prezzo da pagare per il rendimento. E vanno accettate come parte del gioco, non come un errore del sistema.
  2. La volatilità è una lente sul sentimento, non una profezia. Quando si normalizza, come sta accadendo ora, possiamo leggere tra le righe una ritrovata fiducia.
  3. I rendimenti attesi aumentano quando il pessimismo domina. E diminuiscono quando tutto sembra andare bene. È controintuitivo, ma è proprio questo il motivo per cui serve una guida e un protocollo.

Il mercato va e noi, con la rotta ben tracciata, ci navighiamo dentro. Non per predire le onde, ma per costruire un’imbarcazione capace di affrontarle.

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