“Basta, vendo!” – Ma chi compra?
“Basta, vendo!”
Click. Eseguito. Succede. Soprattutto in giornate come queste, in cui i mercati correggono bruscamente e i titoli dei giornali gridano che “sono stati bruciati 245 miliardi in Borsa”.
Fa rumore. Allarma. Ma non racconta la verità.
Perché le Borse non bruciano denaro. I soldi non spariscono. Semplicemente, cambia il prezzo a cui avviene lo scambio tra chi vende e chi compra.
E allora la vera domanda è: se tu vendi nel panico… chi è che compra? È qualcuno che ha un piano.
Mentre tu reagisci alla paura, lui esegue la sua strategia. Mentre tu fuggi, lui raccoglie. A prezzi più bassi.
I numeri non bruciano, si spostano
Quando un’azione perde valore, non vuol dire che sia stata incenerita ricchezza. Significa che oggi vale meno per chi la vuole vendere subito. Ma non per chi la tiene con un orizzonte di lungo termine.
La capitalizzazione di una società — la somma del valore di tutte le sue azioni — scende quando scendono i prezzi, certo. Ma l’impresa continua a produrre, assumere, innovare. E quelle azioni passano semplicemente di mano, da chi ha perso fiducia a chi ha visione.
Sui mercati, non si perde finché non si vende. E non si guadagna finché non si realizza.
Il mercato è una bilancia in movimento. E tu decidi quando pesarti.
Ma allora... come si fa a restare calmi?
Se ti sei mai chiesto: “Come fanno a restare freddi mentre io ho paura?” “Cosa sanno che io ignoro?”
La risposta non è nel coraggio. È nella preparazione. Chi ha una strategia, non si agita: si muove secondo il piano. Chi ha solo un investimento, invece, subisce. Reagisce. Spera.
Hai davvero una strategia, o stai solo reagendo? Questa è la domanda da farsi quando i mercati scendono.
Una riflessione
Nell’arco di cinque anni non ho mai letto da nessuna parte che la Borsa americana abbia “creato” 36 trilioni di dollari. Eppure, è successo. Silenziosamente. Costantemente.
È proprio vero che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Ma è nella foresta che si costruisce la vera ricchezza. Non nei crolli, ma nella continuità. Non nell’istinto, ma nella progettazione.
I mercati non bruciano soldi. Li spostano. Da chi si agita, a chi è preparato. Da chi reagisce, a chi ha un metodo.
È per questo che investire non è “indovinare cosa succederà”, ma prepararsi ad affrontare qualsiasi scenario.
Se vuoi trasformare il rumore in direzione, il dubbio in metodo, il caso in progetto… contattami e iniziamo questo percorso insieme.
