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Quanto costa il tuo conto in banca?

In momenti come quello che stiamo vivendo, con il tasso di inflazione e i prezzi in aumento, con le politiche monetarie restrittive della Bce che hanno causato la crescita dei tassi, è sempre più importante scegliere bene la banca in cui conservare i propri risparmi, a partire dal conto corrente.

Costi in aumento

Da un’analisi di Altroconsumo su 19 grandi banche scelte tra gli operatori tradizionali e quelli online emerge che i conti correnti costano in media il 2% in più rispetto all’anno scorso.

Gli aumenti maggiori gravano su pensionati (+5%) e famiglie (+4%), mentre per i giovani i costi sono diminuiti. Ciò che salta all’occhio, inoltre, è che i costi dei conti con operazioni allo sportello sono più alti del 36% rispetto all’online.

Guardando da vicino i costi del conto corrente per una famiglia con operatività media, scopriamo che la forbice dei costi di gestione può anche essere molto ampia, addirittura tra 28 euro per il conto allo sportello e 20 euro per l’online fino a 261,15 euro all’anno per le banche più care.

È essenziale capire come usi il conto e quanto ti costa, e per farlo occorre consultare il riepilogo delle spese che la banca invia all’inizio di ogni anno: in questo documento si trovano i costi fissi (come il canone mensile) e quelli variabili (legati alle operazioni che si fanno sul conto, come bonifici e prelievi).

Se ti sembra che i costi che sostieni siano eccessivi, può essere arrivato il momento di cambiare banca.

Come scegliere il conto corrente che fa per me?

Oltre a confrontare costi e commissioni, valuta la facilità di comunicazione: il personale delle filiali, l’assistenza telefonica e quella online ci fanno sentire sufficientemente assistiti? La banca che stai considerando è dotata di un sistema di home banking efficiente, sicuro e facile da usare? Hai una persona di riferimento con la quale instaurare un rapporto di fiducia?

Chiudere il conto: cosa ti ostacola?

Uno degli ostacoli principali a cambiare conto, anche se non è più conveniente per noi, è il timore dei disagi del passaggio da una banca all’altra, con le carte di pagamento, le domiciliazioni delle bollette e il mutuo.

Proprio in relazione al mutuo, ricorda che puoi pagarlo da qualsiasi conto corrente e non sei obbligato a farlo da quello della banca che te l’ha concesso.

La procedura tradizionale per chiudere il conto è stata snellita a partire dal 2017, quando è entrata in vigore la portabilità del conto corrente e dei conti di pagamento che permette di cambiare conto nell’arco di 12 giorni lavorativi.

Tutto ciò che riguarda la chiusura del conto corrente e la portabilità del conto bancario è regolamentata, automatica e più semplice di quanto pensi: generalmente sono io ad aiutare i miei clienti a fare questo passaggio in pochi semplici passi.

Non tutte le realtà sono uguali e non hai l’obbligo di rimanere legato a un servizio per cui paghi troppo o non risponde alle tue reali esigenze.

Scrivimi se stai pensando a un nuovo conto corrente più vantaggioso e un servizio più efficiente.

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