Ottobre: mese dell’educazione finanziaria
Ottobre è il mese dell’educazione finanziaria, e il comitato EDUFIN sta promuovendo appuntamenti online e in tutta Italia per educare agli aspetti finanziari, assicurativi e previdenziali, in modo che tutti possano raggiungere un maggiore benessere economico. Ne abbiamo estremo bisogno perché il livello di partenza è uno dei più bassi d’Europa, ma il tema al contrario è uno dei più importanti nelle nostre vite.
Educazione finanziaria: a cosa serve?
L’educazione finanziaria serve ai cittadini per sapersi orientare in questo mondo complesso, per essere consapevoli dei propri diritti, per imparare a scegliere ed evitare così di pagare costi troppo alti, evitare le truffe finanziarie, prendere le decisioni giuste per il nostro interesse.
Non sempre è semplice e quello che occorre ricordare è che non possiamo delegare questo compito agli altri. Noi siamo responsabili del nostro destino, anche finanziario. Certamente è bene rivolgersi a dei consulenti, possibilmente sceglierli bravi, preparati, trasparenti, che ci aiutino a prendere decisioni che non possiamo prendere da soli, ma dobbiamo sempre ricordare che occorre avere consapevolezza di cosa accade al nostro denaro ed essere preparati ad affrontare con i giusti comportamenti ogni decisione e fase. In sintesi, educazione alla pianificazione: della vita, quindi delle risorse, quindi delle nostre azioni. Più saremo preparati più il nostro benessere economico e quello della nostra famiglia crescerà.
Per questo l’educazione finanziaria va appresa sin dalla scuola dell’obbligo: non tutte le famiglie hanno la preparazione adeguata a insegnare ai propri figli i rudimenti della finanza, del risparmio, l’inflazione, la diversificazione, gli interessi composti.
I rischi dell'ignoranza finanziaria
Una non corretta pianificazione e scelte finanziarie sbagliate rischiano di distruggere risorse invece che crearne di nuove. Gli economisti stimano questo come perdita di efficienza anche a livello nazionale, di pil, di ricchezza del paese. Immaginiamoci cosa succederebbe se le risorse fossero investite bene per crearne di nuove nel tempo e che beneficio potrebbero trarne famiglie, imprese e di conseguenza anche lo Stato.
Ignoranza finanziaria significa vulnerabilità e porta a scelte sbagliate che, come già detto, distruggono risorse. Questa tendenza, insieme, dobbiamo invertirla. Educazione finanziaria vuol dire consapevolezza: di come gestire una famiglia a livello di bilancio, di come creare risparmio, pianificare il proprio futuro e i propri obiettivi e di come valutare le soluzioni che ci vengono proposte.
Si tratta di un invito importante, perché è tempo per tutti noi di impegnarci per costruire e rafforzare, giorno dopo giorno, una cultura finanziaria di base che ci aiuti a gestire meglio i nostri risparmi e a scegliere in modo consapevole come investire, assicurarsi e risparmiare a fini previdenziali.