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affitto o acquisto

Casa: quando acquistare e quando prendere in affitto?

Nella rubrica COSA POSSO FARE PER TE parlo dei clienti che ho avuto modo di seguire, con le loro situazioni specifiche, i sogni da realizzare e i bisogni da soddisfare. Li metterò in ordine lungo il percorso del ciclo di vita, partendo da quando si diventa autonomi economicamente fino a quando si ha di nuovo bisogno degli altri, verso la fine dei nostri giorni.

Iniziamo da una delle prime scelte importanti, quella di staccarci dal contesto familiare dopo che per anni i nostri genitori hanno provveduto a noi, accudendoci, facendoci studiare, aiutandoci magari con eredità o donazioni, ma soprattutto attraverso consigli, valori e principi che ci sono stati preziosi lungo tutto il nostro percorso.

Un giorno di 5 anni fa un giovane uomo, Filippo, appena ventottenne, chiese di essere aiutato dallo studio: aveva appena ottenuto un contratto a termine come impiegato in un’impresa che distava poco da casa, con uno stipendio abbastanza buono per i tempi. Abitava ancora con i genitori ma non vedeva l’ora di iniziare a vivere insieme alla sua ragazza che allora studiava all’università, ma che presto si sarebbe laureata.

In Italia l’età media in cui si riesce a intraprendere una vera e propria attività lavorativa va dai 28 ai 32 anni, ed è a questa età che molti ragazzi iniziano a rendersi piano piano sempre più autonomi e a porsi delle domande semplici, ma di enorme importanza per quella fase della vita. Come quella che mi rivolse Filippo quando venne a trovarmi nel mio studio: “Secondo te è meglio cercare una casa in affitto o comprarne una vicino a dove lavoro?”

Per i genitori la scelta era già fatta: c’erano pronti risparmi di famiglia e acquistare una casa vicino a dove Filippo aveva trovato il suo primo impiego sarebbe stato facile.

Ma una buona consulenza non poteva non aiutarlo a esaminare tutti i fattori in gioco ed evitare gli errori di cui Filippo avrebbe potuto pentirsi in seguito.

Dovevamo valutare due variabili importanti:

  • oggi il lavoro, anche quando non è precario, non è mai unico e definitivo (specie nei primi anni di carriera) e nella sua flessibilità e mobilità ti porta talvolta distante dal luogo di nascita e di residenza della famiglia d’origine;
  • se pensiamo di andare a convivere dobbiamo tenere in considerazione le esigenze di localizzazione di entrambi i membri della coppia.

Alla luce di queste riflessioni, quindi, risulta inutile avere fretta di acquistare una casa e immobilizzare dei capitali in un luogo che nel futuro potrebbe non essere quello più pratico per raggiungere il posto di lavoro dei componenti della famiglia.

Tenendo presente che al giorno d’oggi i tassi d’interesse sui mutui sono tra i più bassi nella storia, inoltre, dobbiamo valutare i vantaggi di acquisire la casa con un finanziamento per una buona quota del prezzo di acquisto dell’immobile: in questo modo, i capitali di risparmio familiare potranno essere investiti con opportunità di crescita anche per aiutare a raggiungere obiettivi diversi nel corso della propria vita.

Iniziare la propria vita da adulti indipendenti con una casa in affitto evita poi di investire, oltre ai capitali per l’acquisto, anche grossi importi per un’eventuale ristrutturazione e per gli arredi di una casa che, per i motivi che abbiamo appena analizzato, potrebbe dover essere rivenduta assai presto a rischio di grossi deprezzamenti.

Cosa proposi a Filippo? Una soluzione per raggiungere due obiettivi importanti con una pianificazione adeguata del suo risparmio, acquisito e in formazione:

  1. Accantonare una quota del suo stipendio mensile (dedotti i canoni per l’affitto) con un efficace piano di accumulo studiato ad hoc per raggiungere una cifra adeguata, nei tempi preventivati in 5 anni, completandola poi con il mutuo, per raggiungere l’importo necessario ad acquistare la casa dove poter convivere, scegliendola e arredandola insieme come ogni coppia ama fare;
  2. Gestire attraverso un portafoglio personalizzato e diversificato il risparmio a lui destinato dalla famiglia per farlo fruttare al meglio in vista delle spese di ristrutturazione e di arredamento.

Questa mia proposta è stata apprezzata e accettata e adesso, dopo 5 anni, Filippo è arrivato a realizzare il suo sogno: ha cambiato due datori di lavoro (entrambi a oltre 50 km dal suo comune di origine) e la sua compagna è impiegata in un’azienda vicina alla città in cui ha studiato. Hanno fissato la data del loro matrimonio e un anno fa hanno acquistato una casa molto accogliente, che stanno ristrutturando con i risparmi che nel frattempo hanno beneficiato di una crescita apprezzabile del capitale iniziale.

Come tutte le storie con un lieto fine, auguro a Filippo e alla sua futura moglie di vivere per sempre felici e contenti: quello che è certo è che il loro consulente finanziario sarà sempre a disposizione per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di vita!

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