Bias cognitivi: come il nostro cervello ci fa spendere di più
Quando si parla di soldi e contabilità il nostro cervello può giocarci qualche scherzo: ad esempio pagare il caffè con delle monete trovate in tasca e pensare che sia gratis o fare un reso e pensare che quei soldi siano riguadagnati. Ma perché cadiamo spesso in questi ragionamenti?
I bias cognitivi
È tutta colpa dei bias cognitivi: sono scorciatoie mentali che utilizziamo inconsciamente per prendere le decisioni più velocemente e con meno sforzo.
Nonostante permettano al cervello di risparmiare energie rispondendo in maniera superficiale a situazioni complesse, a volte possono produrre l’effetto contrario. Possono infatti farci perdere lucidità e indurci a fare errori di valutazione o ad adottare comportamenti irrazionali. Questo avviene anche quando si tratta di gestire le nostre finanze o risparmiare e, in alcuni casi, possono spingerci a spendere più di quanto vorremmo o possiamo permetterci.
Vediamo alcuni esempi di bias cognitivi.
Bias della contabilità mentale
A causa di questo bias molte persone danno al denaro un valore diverso a seconda della sua provenienza. La percezione diffusa è che 10 euro trovati per terra “valgano meno” di 10 euro in busta paga (perché questi sono guadagnati in seguito a uno sforzo), e questo ci porta a spendere i primi molto più facilmente.
Allo stesso modo, nel nostro subconscio, 10 euro spesi con la carta valgono meno di 10 euro pagati in contanti.
Bias di conferma
In questo caso il bias ci spinge a dare involontariamente più importanza alle informazioni che confermano le proprie convinzioni o idee, ignorando quelle che le contraddicono. Per quanto riguarda la nostra gestione del denaro, questo bias si manifesta quando vogliamo comprare qualcosa che ci piace: tenderemo a dare più importanza alle recensioni positive rispetto a quelle negative.
Effetto dotazione
Si ha quando assegniamo un maggior valore a ciò che già possediamo. Un esempio riguarda gli immobili: chi vende la propria casa, di solito ne stima il valore a un prezzo maggiore rispetto a quanto farebbe una persona esterna.
Home bias
I bias possono manifestarsi persino in un settore complesso e tecnico come quello della finanza. L’home bias porta infatti gli investitori a prediligere i prodotti finanziari del proprio Paese o le aziende con cui hanno un maggiore legame affettivo.
Effetto scarsità
Entra in gioco prevalentemente quando facciamo acquisti online. Nello specifico, quando il sito ci impone un tempo massimo per completare l’acquisto o ci segnala che ci sono poche unità o pochi posti disponibili. Metterci ansia e fretta ci rende più emotivi e questo ci fa spendere di più.
I bias cognitivi possono influenzare il nostro comportamento a tal punto da farci spendere più di quello che effettivamente possiamo, facendoci così indebitare. A causa di tutte queste scorciatoie mentali, infatti, può capitare di perdere il conto dei soldi spesi e di accumulare una quantità eccessiva di debiti.
Per evitare di compiere delle scelte irrazionali quando abbiamo a che fare con i nostri soldi, dobbiamo sempre prenderci il nostro tempo per decidere e per analizzare bene tutti i dati, fare ricerca consultando fonti diverse per prendere in considerazione più punti di vista, in modo da avere chiaro cosa stiamo facendo.
Infine, è importante conoscere e saper riconoscere i bias cognitivi, oltre ad affidarsi a un consulente finanziario esperto.
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